Buongiorno, vivo in un’isola dell’arcipelago toscano dove la raccolta differenziata viene effettuata tramite gli obsoleti bidoni appositi dove peraltro gli abitanti conferiscono spesso i rifiuti senza curarsi troppo della loro differenziazione. Quindi spesso abbiamo sacchi di plastica che contengono carta, oppure vetro e plastica nell’indifferenziata e così via, il che vanifica tutti gli sforzi fatti dalle persone come la sottoscritta che ritiene la differenziazione dei rifiuti una necessità per il buon vivere in armonia con l’ambiente circostante ed un importante segno di civiltà. A casa mia (mia madre è tedesca e forse è questo il motivo) c’è sempre stato un bidone di compost per il giardino e quindi il fatto di riciclare quanto è più possibile i nostri rifiuti per me è un’esigenza e abitudine consolidat! a, ma evidentemente non sono in numerosa compagnia… abitando su questa meravigliosa isola che oltretutto vive di turismo, trovo inconcepibile che i miei compaesani non si sentano motivati a cercare di inquinare il meno possibile, e alle mie reiterate domande al comune sul perché non cerchino di organizzare un buon servizio di porta a porta, mi sono sempre sentita rispondere che qui sull’isola “è impossibile” o perlomeno “molto difficile”. Perché? E’ vero che negli anni siamo passati dall’utilizzare una vera e propria discarica a cielo aperto a un paio di chilometri fuori dal paese a questo surrogato di raccolta differenziata, ma perché non andare oltre? Perché non studiare un piano per la raccolta porta a porta e magari avviare un’attività di riciclo sull’isola, che oltretutto potrebbe creare diversi posti di lavoro tutto l’anno ed evitarci costose spese di trasporto per il materiale raccolto da inviare a centri di riciclo in terraferma? Sono dom! ande che rivolgo a me stessa, non pretendo risposte da voi, ma! sto pensando seriamente di cominciare a occuparmi della cosa direttamente, studiando un piano per attuare questo progetto e sottoponendone la fattibilità al comune, in modo da metterlo un po’ “all’angolo” e spingerlo nella direzione giusta. Potete aiutarmi a prendere contatto con esperti per conoscere gli strumenti per realizzare un simile progetto? Ci sono delle pubblicazioni in merito? Vi ringrazio moltissimo
Lettera di una lettrice di raccolta-differenziata.com
convivo con 4 colleghe e a turno facciamo pulizia in ufficio
al mio turno separo accuratamente plastica carta ecc anche dagli altri cestini
ho provato a chiedere alle colleghe di separare i rifiuti quando vengono portati nei cestini come faccio io rigorosamente, mi è stato risposto che non hanno tempo per queste cose (ovviamente “queste cose tolgono tempo alla manicure ed alle chiacchere che occupano un buon 30% dell’attivita lavorativa)
e tu a queste persone vuoi dire che occorre spingere oltre la differenziata?
l’unica soluzione possibile a mio parere è far pagare in base alla prodizione dei rifiuti e mettere dei severi controllori che vigilano sull’abbandono dei rifiuti certe persone non si possono educare si devono obbligare e se perseverano si devono punire severamente
l’ambiente è un patrimonio di tutti chi non lo rispetta deve essere punito e se persevera deve essere messo in condizioni di non nuocere, a qualunque costo
“non ti nascondo che per questo mio atteggiamento ho notevoli problemi e probabilmente dovrò cambiare lavoro, ma di solito faccio ciò che ritengo giusto
anche se non mi converrebbe sono italiano e di origine italiana e vivo in una località turistica della valle d’Aosta
Io vorrei dare una mia testimonianza,è da un anno che nel mio comune di Amatrice(ri) si fa la differenziata,sono andata piu’ volte al comune per lamentarmi al senso inverso,il comune non rispetta la raccolta dei rifiuti nei giorni del calendario,e mi ritrovo con l’indifferenziato in casa per una settimana,oppure con il vetro non essendo stato ritirato in quel giorno per un mese,non so piu’ cosa devo fare,vorrei sapere se qualcuno mi puo’ aiutare dandomi un consiglio,grazie.