Il comitato promotore dell’evento costituito dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal Touring Club Italiano e da Adiconsum con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente lancia la seconda edizione della settimana nazionale “Porta la Sporta” per promuovere l’utilizzo della borsa in sostituzione dei sacchetti monouso ma anche per ribadire un NO che deve diventare sempre più corale e partecipato verso il consumo usa e getta.
Aderiscono all’evento, che si terrà dal 16 al 23 Aprile, il Coordinamento delle Agende 21, Rifiuti 21 Network e Legambiente.
Questa seconda edizione della settimana nazionale acquista particolare significato nell’anno in cui è entrato in vigore il divieto di commercializzazione per i sacchetti di plastica ed è stata recepita l’ultima direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti che, per la prima volta, mette la prevenzione del rifiuto tra le azioni prioritarie da intraprendere.
Scopo dell’evento “Porta la Sporta” è coinvolgere durante la settimana quanti più soggetti possibili a partecipare con eventi e iniziative che promuovano l’adozione della sporta e di altre soluzioni riutilizzabili che sostituiscano il monouso. Allo scopo è stata lanciata all’interno della campagna l’iniziativa Mettila in rete che prevede l’adozione di una soluzione riutilizzabile per il settore ortofrutta nella grande distribuzione ma anche nel piccolo commercio.
L’invito a partecipare è rivolto a ogni tipologia di azienda e impresa, al settore commerciale, alimentare e non, associazioni e organizzazioni no profit, istituti scolastici di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali e, ovviamente, singoli cittadini.
Un’altra iniziativa adottabile all’interno della campagna in occasione della settimana è Sfida all’ultima Sporta, una gara di riduzione del sacchetto monouso per comuni. Può essere promossa da Unioni di comuni, Provincie, Regioni, Consorzi, come enti autorevoli in grado di raccogliere fondi da sponsor destinati al comune vincitore che li potrà impiegare esclusivamente per lavori necessari agli edifici delle scuole locali.
La settimana si propone di stimolare non solamente eventi limitati alla sua durata ma anche di promuovere e annunciare la partenza di iniziative che possano proseguire nel tempo. Per quanto riguarda invece le campagne già in atto, la settimana diventerà un’occasione per celebrare i risultati raggiunti e/o incrementare il livello di impegno in termini di risultati o di partecipazione ottenuta.
La Campagna Porta la Sporta è l’unica realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l’opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007. Attraverso un’attività di comunicazione capillare ha promosso presso enti locali, associazioni di varia natura e aziende, tra cui la grande distribuzione, un pacchetto mirato alla riduzione del sacchetto monouso. Con il supporto del suo sito ha fatto informazione sul danno ambientale derivato dalla plastica ma anche sulla necessità di andare oltre ad un consumo “usa e getta” per evitare che, con l’entrata in vigore del divieto si passasse, a parità di consumo, ad un altro materiale monouso, seppur biodegradabile ma non per questo privo di impatto ambientale.
L’obiettivo primario della campagna è quello di eliminare progressivamente le soluzioni “usa e getta” quando si hanno a disposizione per lo stesso utilizzo della soluzioni a più basso impatto ambientale. Il sacchetto, che non è certamente il peggior nemico dell’ambiente, rappresenta però l’emblema del nostro consumismo e l’oggetto più presente del nostro quotidiano che riveste tutti i nostri acquisti. Allo stesso tempo è l’oggetto di cui possiamo fare più facilmente a meno dotandoci di una serie di borse riutilizzabili. La campagna, a partire dal racconto sul sacchetto di plastica, vuole far ragionare sull’uso improprio della plastica nell’usa e getta e sull’assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire.
Nel corso del 2010 siamo arrivati ad esaurire, già nel mese di agosto, le risorse che la terra è in grado di produrre in un anno. Non possiamo pertanto ignorare che i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e la carenza di cibo e acqua non siano chiari segnali del fatto che non potremo più continuare a consumare ‘a credito’ senza conseguenze. Lo ha denunciato il Global Footprint Network che promuove la sostenibilità ambientale attraverso ‘l’Impronta ecologica’, uno strumento di contabilità ambientale che misura le risorse naturali disponibili e quante ne usiamo.
Il messaggio che questo evento vuole anche trasmettere è che tutti possiamo prender parte alla lotta ai cambiamenti climatici in atto, riducendo l’impronta ecologica determinata dai nostri stili di vita e che dobbiamo farlo formando un fronte di opinione unico capace di ottenere l’attenzione della politica e dell’industria stimolandoli a intraprendere scelte improntate alla sostenibilità invece che allo sfruttamento e al saccheggio delle risorse naturali in diminuzione: acqua potabile, foreste, terreni fertili, ecc.
Hanno già dato la loro adesione preventiva alcuni partecipanti all’edizione dello scorso anno:
Le Provincie di Lecco, Bergamo, Como, Pesaro-Urbino, Olbia-Tempio e come gruppi della grande distribuzione: Auchan, Esselunga, Despar Triveneto, Natura Sì, Simply Sma e Unes Supermercati.
Ulteriori dettagli sull’iniziativa e sulle modalità di adesione sono disponibili sul sito www.portalasporta.it.
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